Che giorno migliore del 1˚ maggio per pubblicare questo articolo, mi sono detta. Ce l’avevo in mente da un po’, e complice la giornata di riposo, finalmente l’ho buttato giù. Cercherò di rispondere alla domanda più frequente per chi pensa di trasferirsi nella Ciudad Comtal: che tipo di lavoro è possibile trovare a Barcellona?
Correva l’anno 2012, ottobre per la precisione, quando sono arrivata da sola a Barcellona con un volo low cost da Milano. Un grande zaino verde sullo spalle, molta tristezza da digerire, una lettera di dimissioni consegnata da poche settimane al mio ultimo datore di lavoro a Milano.
Sono arrivata qui senza piani, con una stanza in un appartamento in condivisione e nient’altro.
Come farai con il lavoro?
si preoccupavano i miei familiari e gli amici.
In quel momento, visto che stavo dando un taglio netto con la mia vita in Italia, desideravo reinventarmi anche dal punto di vista professionale. Ero stanca di lavorare negli ufficio milanesi, stanca di occuparmi di cose insignificanti, di sentirmi piccola parte di un meccanismo che non aveva poi tanto bisogno di me.
Avevo comprato online i libri per formarmi come insegnante di Italiano per stranieri e prendere seriamente una passione che avevo coltivato negli anni milanesi, facendo volontariato in alcune scuole di insegnamento dell’Italiano come seconda lingua.
In realtà, la tristezza che mi attanagliava in quei mesi dopo la mia separazione, mi rendeva troppo difficile concentrarmi nello studio.
Avevo bisogno di uscire, conoscere persone nuove, affermarmi da sola in una città che avevo scelto non per le sue opportunità lavorative, ma per il calore che pensavo potesse restituirmi, visto che io non lo sentivo più da tanto.
Da ottobre a gennaio 2012 ho quindi cercato di farmi un’idea più precisa di quello che avrei potuto fare a Barcellona per mantenermi.
Lavorare a Barcellona: da che settori iniziare?
Questo è quello che ho imparato, e che ho poi avuto modo di consolidare nel corso degli anni grazie alle esperienze personali e degli amici che vivono qui.
Inizio con il punto fondamentale, quello che a me ha permesso di trovare un lavoro stabile in pochissimo tempo:
Parlare più lingue straniere è uno dei punti chiave per trovare lavoro a Barcellona
Considerate che di Italiani a Barcellona è pieno. Ma proprio pieno.
Lo si verifica in fretta, consultando le statistiche del Comune di Barcellona per l’anno 2017. Degli 88.460 membri dell’Unione Europea che risultano residenti a Barcellona, il 33% sono italiani.
Qui potete dare un’occhiata alle cifre totali e vedere da voi come la popolazione europea si distribuisce fra le varie nazionalità dell’UE, con l’Italia in testa seguita con molta distanza dalla Francia (14% della popolazione europea).
Se pensate quindi di arrivare a Barcellona e godere di un valore aggiunto solo perché parlate italiano (e solo quello), beh, con tutta onestà, state freschi.
Per avere davvero un valore aggiunto, e trovare lavoro più facilmente, godendo di una maggiore scelta, è necessario parlare bene l’inglese e naturalmente arrangiarsi con lo spagnolo.
Dico arrangiarsi, perché ci sono diversi settori, in primis quello turistico, in cui parlare bene lo spagnolo non è una priorità visto che l’utenza con cui avrete a che fare sarà soprattutto straniera.
Oppure l’insegnamento delle lingue straniere: ad esempio se avete una qualifica per insegnare Inglese come seconda lingua (CELTA), ci sono tante escuelas de idiomas private che cercano insegnanti (non solo di spagnolo).
Sfato anche un mito, che leggo spesso negli articoli che elargiscono consigli su come trovare lavoro qui:
per lavorare a Barcellona NON è necessario parlare catalano.
Un giorno scriverò un articolo su quanto imparare il catalano sia comunque un atto di gentilezza verso un popolo tanto orgoglioso della sua lingua.
Tuttavia questo non ha molta influenza a livello lavorativo, naturalmente con le dovute eccezioni: per certe tipologie lavorative, come l’amministrazione pubblica, scuola inclusa, o certi tipi di negozi, parlare catalano è fondamentale. Ci sono lavori inaccessibili a chi non parla catalano.
Ma qui sto dando per scontato che vi stiate trasferendo a Barcellona con altri obiettivi professionali, quindi no panic.
Avere esperienza in campo turistico o nella ristorazione è un altro punto forte
Non dico nulla di nuovo affermando che molti degli italiani che vivono a Barcellona trovano lavoro in ambito ristorazione o ospitalità.
Non è quindi troppo difficile trovare lavoro in pizzerie, ristoranti, bar, hotel e ostelli.
Più sarete qualificati, più facile sarà avvicinarsi a offerte di lavoro più stabili e ben pagate: Barcellona è una città in cui il turismo non muore mai, si attenua leggerissimamente in inverno, ma non è certo un fenomeno stagionale.
È quindi possibile trovare lavoro nella ristorazione, nel settore dell’ospitalità o più in generale nel turismo in qualsiasi epoca dell’anno.
Gli ostelli ad esempio cercano in continuazione nuovo personale, che sia alla reception, nell’amministrazione o come personale di camera.
Se poi non vi dispiace l’idea di passare le giornate a girare per Barcellona a bordo di un bus, so che il lavoro nei bus turistici è sempre abbastanza fiorente.
Sono due le compagnie principali che si occupano dei bus turistici a Barcellona: il Bus Turístic ufficiale gestito dall’ente turismo di Barcellona e l’azienda dei trasporti metropolitani (TMB) e il Barcelona City Tour.
Lavorare nel campo dell’attenzione al cliente (o customer care, che va più di moda)
Fra i lavori che troverete pubblicizzati più di frequente nei motori di ricerca di lavoro a Barcellona, c’è senza dubbio il lavoro nel campo del customer care.
Supporto o attenzione al cliente, chiamatelo come volete, ma il concetto non cambia.
Sto parlando di tutti quei lavori che si fondano sul contatto, soprattutto telefonico, con il cliente.
Le aziende di call center pullulano a Barcellona, quasi come gli italiani che decidono di aprire una pizzeria.
Molte di loro sono aziende grandi e solide, che gestiscono business online di fama internazionale (prenotazioni alberghiere, noleggio auto, etc.) oppure corposi contratti di outsourcing per clienti di tutti i tipi: case di moda, catene di negozi online e offline, società informatiche e via dicendo.
Sono lavori molto adatti a chi arriva a Barcellona senza parlare bene lo spagnolo: queste aziende infatti cercano in continuazione lavoratori di diverse nazionalità che gestiranno i rapporti con i clienti internazionali.
Non vi servirà parlare perfettamente lo spagnolo se durante la vostra giornata lavorativa avrete a che fare esclusivamente con clienti italiani.
[Ciò non vuol dire che parlare lo spagnolo NON serve: ovvio che sì. Vi serve nella vita di tutti i giorni e per capire i contratti di lavoro che vi propineranno, evitando condizioni truffaldine e poco trasparenti].
Le condizioni lavorative e contrattuali cambiano moltissimo da un’azienda all’altra, per cui non posso dire molto di più per evitare generalizzazioni.
Se l’idea di lavorare a contatto con il cliente vi piace, le offerte in questo campo non mancano.
Le cliniche di riproduzione assistita: attenzione al cliente con moooolta empatia
Separo questa categoria di lavoro nel supporto al cliente perché effettivamente si tratta di un’occupazione sui generis.
Se seguite questo blog dagli inizi, sapete che la mia esperienza di lavoro in una clinica di riproduzione assistita è stato uno dei motivi che mi ha spinto ad aprire Trent’Anni e Qualcosa.
[Partite da qui se volete curiosare in questo periodo del mio passato lavorativo]
Le cliniche di riproduzione assistita sono uno dei settori d’affari più proficui in Spagna, e molte di loro hanno sede a Barcellona. Il punto è che la legislazione spagnola in termini di procreazione assistita è sempre stata fra le più aperte d’Europa, attraendo pazienti da tutto il mondo.
Durante i miei tre anni di lavoro in una clinica di fertilità qui a Barcellona, ho avuto a che fare con donne di ogni nazionalità, soprattutto europee e africane.
Parlare più lingue straniere (specialmente italiano e francese) e avere una certa predisposizione all’ascolto e all’empatia, potrebbe aiutarvi a trovare lavoro in una di queste cliniche.
I contratti del settore sono inoltre molto più vantaggiosi di altri lavori nel campo dell’attenzione al cliente: le cliniche di riproduzione assistita ricadono nella categoria delle attività medico-ospedaliere, e il contratto di categoria include molti benefit (oltre che stipendi più alti della media, a parità di qualifiche).
Offerte di lavoro in una delle tante startup con base a Barcellona
Barcellona è anche sede importante di molte startup innovative.
Il comune si è impegnato moltissimo nell’attrazione di talenti mondiali e nei progetti di incubazione di startup. Basta fare un giro nel barrio del Poblenou, dove ha sede BarcelonActiva, l’Ufficio di Attenzione alle imprese, che ha una sezione dedicata agli incubatori di startup.
Le startup più promettenti nate all’ombra della Torre Agbar, soprattutto quelle in ambito digitale, finiscono poi per cercare dipendenti.
Se l’idea di lavorare in ambito digitale e in un ambiente in crescita (abbracciandone i pro e i contro), vi interessa, fare una ricerca approfondita nel mondo delle startup barcellonesi potrebbe essere una buona idea.
Che siti usare per cercare lavoro a Barcellona?
Gli strumenti da usare dipendono dal tipo di lavoro che vi interessa.
Per i lavori in ambito ristorazione, mi sento di dire che il passaparola o il buon vecchio porta a porta, funzionano ancora bene. Il bello di Barcellona è che la città è grande abbastanza per non farci annoiare mai, ma non immensa, e le zone turistiche sono facilmente percorribili a piedi o in bicicletta: facendo un giro nella sola Ciutat Vella, è possibile lasciare il cv a decine e decine di ristoranti.
Per le strutture ricettive più grandi invece, come gli hotel del centro, inviare il cv attraverso il loro sito web o rispondendo agli annunci dei motori di ricerca di lavoro è la mossa più azzeccata.
In generale, il motore di ricerca di lavoro più usato a Barcellona è infojobs.es seguito da infoempleo.com
Io mi sono sempre trovata molto bene anche con la sezione annunci di LinkedIn, soprattutto per i lavori in ambito digitale. Se ancora non lo avete, createvi un profilo perché ne vale la pena.
Per i lavori in ambito startup, si trovano molti annunci anche su jobfluent.com
Come sono gli stipendi a Barcellona?
Difficile dare delle cifre. Dipende da tantissimi fattori: dal settore, dal contesto (internazionale o nazionale), dal tipo di contratto e dalle tasse che si applicheranno allo stipendio.
Rispetto all’Italia, direi che la situazione di Barcellona è molto simile a una grande città come Milano. C’è un’offerta molto ampia, ma anche un ventaglio di possibilità economiche che vanno da salari vergognosi ad altri.
Per darvi un’idea generalissima del livello di imposizione fiscale che grava su uno stipendio da dipendente a Barcellona, ho trovato questo strumento: Neuvoo.
Quando avete una proposta economica in mano, inserite lo stipendio lordo nel campo “Ingreso bruto”, scegliete il lasso temporale corrispondente (di solito vi verrà fatta un’offerta lorda annua) e la regione (Cataluña!).
Avrete così un po’ di dati per capire quanto vi rimarrà a fine mese e qual è il reale costo del lavoro qui in terra catalana.
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Se invece il lavoro da dipendente non è più nelle vostre corde, e state arrivando a Barcellona con l’idea di avviare un’attività vostra, avete scelto la città che fa per voi. Ma questo non è l’articolo giusto in cui parlarne: tutte le informazioni su come diventare freelance a Barcellona si trovano qui.
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Se avete altre esperienze da raccontare su come avete trovato lavoro a Barcellona, lasciatela nei commenti: è sempre bello dare un piccolo contributo per aiutare chi sta iniziando questa nuova esperienza di vita!
33% e’ tantissimo! Io sono stata solo a Madrid e non mi scatto’ l’amore per la Spagna ma chissa’, vedremo. 🙂 Delle amiche vorrebbero portarmi a fare un WE a Barcellona, magari! 🙂
La Spagna ha fatto tantissimo per molte coppie Italiane. Siamo proprio fessi a non avere le cliniche anche in Italia!
P.S.
Pensavo, mmm, come mai hanno tutti questi problemi con le donne che abortiscono e sono invece cosi’ aperti per la procreazioni assistita? Non e’ un controsenso? Se devi fare l’estremista religioso, dico…
Ah beh da quel punto di vista la Spagna è molto contradditoria! C’è una parte del Paese ancora franchista e ultra cattolica (il PP al governo di fatto è il partito creato da uno dei ministri di Franco dopo la caduta della dittatura). E un’altra parte della popolazione molto aperta e anticonvenzionale. Sono due poli opposti che convivono. Barcellona e la Catalogna rispecchiano soprattutto questa parte più liberale della Spagna e la vita qui in città riflette bene questa tendenza 😉
Se vieni a Barcellona dimmeloooo
io sono a Barcellona e attualmente lavoro,con contratto a tempo indeterminato ma vorrei tanto cambiare. mi dici qualcosa di più sulle cliniche di fecondazione assistita? non mi dispiacerebbe avere un lavoro più umano..
Ciao Alessia, lavorando in una Clinica di PMA di certo non ti mancherebbe il lato umano (anzi, potresti farne indigestione)! La maggioranza delle cliniche di PMA cercano persone da inserire o in front-desk (accoglienza al cliente) o nel dietro le quinte, in un ruolo che solitamente si chiama “coordinatrice”. Ti occupi di seguire a distanza le pazienti che seguono il loro trattamento di riproduzione assistita: lo fanno da casa, dopo essere state visitate in Clinica, e tu le aiuti a seguire il trattamento passo per passo e a risolvere i loro dubbi. Ci sono molti altri compiti che potresti dover eseguire ma questo dipende molto dalla clinica in cui lavori (quanto è grande, come è organizzata, etc.). Se fai una ricerca su Google ti renderai conto del gran numero di cliniche che hanno sede a Barcellona!
Voglio andare a Barcellona
Wow, che brava e che pazienza!
Io quando abitavo in Svezia ricevevo curriculum di lettori che volevano trasferirsi e la maggior parte era così campata per aria che non sapevo mai cosa rispondere per non ferire i loro sentimenti!
Ma tu sei stata bravissima, hai pure scritto un post! 🙂
Ehehe chissà che questo post non serva un po’ a chiarire le idee 😉
In realtà sono le prime idee che mi sono venute in mente vista la mia esperienza e quella di alcuni amici. Con la dovuta esperienza, si può trovare qualsiasi tipo di lavoro a Barcellona, ma spesso chi emigra si sente un po’ sperduto a riguardo (almeno, le email che ricevo me lo confermano!)
Come sempre, grazie per l’onestà e la trasparenza nel condividere il tuo vissuto.
Un piacere 🙂
grazie a te per venirmi a leggere!
Ciao Giulia.
Grazie per questo post, illuminante.
Io sto pensando di cambiare vita…ho 36 anni e un po’ e vorrei venire a vivere a Barcelona e dintorni e lasciarmi tutto alle spalle.
Parlo bene lo spagnolo ma purtroppo il mio inglese è molto debole.
Ho esperienza come tecnico informatico ma sarei disposto a fare qualunque cosa.
Se sai di qualche azienda dove potrei inviare un cv fammi sapere…please (beh, dai almeno una parola in inglese la so).
Per il discorso casa sono fortunato dal momento che avrei un appoggio in periferia.
Ancora mille grazie per il tuo blog, utilissimo!
A presto!
Ciao Andre, se parli bene lo spagnolo qui non ti troverai male, allora! 🙂
Credo che l’ambito informatico sia uno dei più aperti a Barcellona (e non solo!), quindi ti direi di provare. Non ho molte conoscenze di aziende con sede a Barcellona, ma prova a usare infojobs.es, sicuramente trovi dei riferimenti interessanti! In bocca al lupo 🙂
Ciao Giulia, volevo sapere molto semplicemente se è possibile trovare (o almeno essere contattati) lavoro inviando le candidature dall’Italia?
Che sia Barça o altri posti in Spagna.
Te lo chiedo perchè sono appena tornato da un’esperienza non proprio positiva a Londra dove ci sono andato un po “allo sbaraglio” e poi la depressione di non avere un lavoro mi ha steso…
Ciao Alessandro, credo che in Spagna come in qualsiasi altro paese sia sempre più facile trovare lavoro “in loco”. Non saprei rispondere alla tua domanda perché io mi sono trasferita in Spagna senza lavoro, e l’ho trovato una volta qui. Ci vuole pazienza, quando arrivi senza nulla in mano, e ti dò ragione, non sempre è facile.
Articolo utilissimo! Grazie! Sto pensando di trasferirmi a Barcellona. Ho un profilo LinkedIn italiano e vorrei aggiungere il secondario. Mi consigli di aggiungerlo in spagnolo o in inglese? Non parlo ancora spagnolo quindi mi farei aiutare. Pensavo avendo già esperienze di candidarmi per posizioni di assistenza clt in cui è richiesto italiano nativo. Grazie!
Ciao Eleonora 🙂
Secondo me fra le due lingue, meglio farlo in inglese. Ho notato che le aziende che usano LinkedIn per assumere personale sono solitamente internazionali, soprattutto quelle che assumere per assistenza al cliente, e comunque propense a chiedere il profilo in inglese.
Ciao Giulia!
Articolo molto interessante e piacevole 🙂
Una piccolo curiosita… nelle cliniche di riproduzione assistita dunque cercano persone che parlano prima di tutto lo spagnolo, vero?
Ho anni di esperienza nell’assistenza clienti e parlo l’inglese in maniera professionale per questo sto cercando nei call centre ma questo della riproduzione assistita e’ nettamente un settore che mi interesserebbe molto di piu’ ma aime’ non ho ancora una conoscenza della lingua tale da lavorarci. Qualsiasi consiglio e’ molto ben accetto!! E grazie per condividere le tue esperienze illuminanti 🙂
Raffaella
Ciao Raffaella! Si, la conoscenza buona dello spagnolo è importante perché il lavoro dietro le quinte (con i colleghi, i medici, il sistema gestionale, etc.) è solo in spagnolo 🙂
Grazie mille, Giulia! Continuero a cercare nelle aziende per english/italian speaking e cerchero di migliorare lo spagnolo per un lavoro migliore in futuro 🙂 grazie ancora dei preziosi consigli !!
ciao! io sono all’ultimo anno di laurea magistrale in Finance ( doppia laurea in Italia ed in Germania) e vorrei trasferirmi a Barcellona per iniziare il mio cammino. Sapresti indirizzarmi qualche link dove cercano personale senza esperienza in campo economico/finanziario? neolaureati insomma.
Grazie mille!
Ciao Vanessa! Per il campo economico/finanziario ti consiglierei senza dubbio di usare LinkedIn, che è molto utilizzato dalle imprese di consulenza&simili anche qui a Barcellona. C’è anche InfoJobs ma non l’ho mai usato per quel settore. In bocca al lupo!
Grazie
ciao sono Camilla e ho 19 anni, sto per completare gli studi del liceo e volevo fare esperienza lavorativa a Barcellona. volevo chiedere se intanto è necessaria la patente sia per trovare lavoro sia per gli spostamenti, inoltre avendo solo esperienza come cameriera, su quali settori posso “buttarmi”? grazie in anticipo!
Ciao Camilla 🙂 No, non è necessario avere la patente perché Barcellona e i suoi dintorni sono molto ben collegati coi mezzi pubblici. Se hai già esperienza come cameriera, potresti provare con la ristorazione: la richiesta non manca mai! In bocca al lupo 🙂
Ciao, mi ha colpito molto la parte dove dicevi che hai scelto barcellona perche dopo la separazione ti sapeva da città che poteva darti il calore che non provavi piu da tempo… la mia domanda è: hai avuto il riscontro che pensavi??
Ciao Nicole, sì decisamente sì: tant’è che dopo sette anni sono ancora qui. 🙂
Ciao Giulia!
Grazie per l’articolo, ovviamente l’ho trovato perchè ho voglia di provare a vivere a Barcellona. Mi chiamo Roberto e sono della provincia di Milano, anzi… stanco della provincia di Milano eheh.
Lavoro come grafico, studio lo spagnolo e vorrei un giorno fare il mio lavoro direttamente li, posso chiederti invece come hai fatto a trovare un appartamento in comune?
All’inizio anch’io verrei senza lavoro e vorrei una sistemazione economica.
Grazie ancora!
Roby
Ciao Roberto 🙂 Il mio primo appartamento a Barcellona l’ho trovato tramite AirBnb, mi era bastato cercare una stanza in appartamento in condivisione. Non è però il metodo più economico; se cerchi una stanza mi hanno detto che ora il sito migliore per farlo è badi.com
In bocca al lupo!
Ciao Giulia e grazie mille per l’articolo.
Sono Antonio e vivo in provincia di Napoli. Sto per conseguire una laurea triennale in lingue e parlo bene lo spagnolo (ho fatto che l’Erasmus in Andalusia), mentre me la cavicchio in inglese senza essere però davvero bravo. Conosco inoltre un po’ di portoghese e mi chiedevo se fosse una buona idea trasferirmi a Barcellona…
Dovrei iniziare per forza con i call center??
Ciao Antonio 🙂 No, non devi per forza iniziar con il servizio al cliente, dipende tutto da te. Già sapendo bene lo spagnolo parti sicuramente avvantaggiato. Barcellona è una città che offre molto, solo ricorda che è diventata molto cara e gli stipendi medi rimangono piuttosto bassi. In bocca al lupo per tutto!
Ciao cara,
Mia moglie ha la laurea magistrale in pedagogia con i 24 cfu Credi che a Barcellona possa intraprendere un lavoro nel suo campo. E sai se deve integrare con ulteriori esami? Grazie ancora Nataly
Ciao Nataly, purtroppo non ne ho idea. Dovrebbe informarsi con l’università, io non ho esperienza in questo campo.
Ciao Giulia, che bellissimo ed utilissimo articolo! Grazie per i tuoi preziosi consigli! Dopo la laurea, ho vissuto molti ani fra Inghilterra e Parigi, quindi parlo fluentemente: inglese, francese e spagnolo oltre l’italiano. Mi piacerebbe ora, trasferirmi a Barcellona, ma ho una domanda da farti. Da quando sono rientrata in Italia tutti mi dicono che avendo 38 anni nessuno mi assumeràpiù, indipendentemente dalle mie competenze. C’é questotipo di mentalità anche a Barcellona? Grazie se potrai rispondere.
V.
Ciao 🙂 Barcellona è una città cosmopolita e piena di persone che vanno e vengono. Non ho mai avuto esperienza di discriminazioni in base all’età, ma probabilmente dipende dai settori e dalle persone con cui lavori. Io ti direi di stare tranquilla 🙂
Grazie mille Alice: gentilissima!
A proposito di età, io sono sulla soglia dei 50 e da almeno 10 anni mi sono appassionato all’idea di poter andare a vivere ma soprattutto a cogliere le opportunità offerte da una città cosmopolita come Barcellona.
Sono uno specialista in Psicoterapia, ho già ottenuto il reconocimiento come Psicologo General Sanitario, per quello specialistico (psicoterapia) è più dura…devi attestare col Dele il Castigliano.
Dele o non Dele mi interessava sapere i primissimi passi se poi i primi lavori saranno da “sbarco” non è un problema: ad esempio, domani arrivo a Barcellona e faccio un colloquio, decidono di assumermi e a quel punto mi chiedono ?? quali sono i requisiti essenziali burocratico amministrativi per poter accedere ad un impiego (ammesso che a 50 anni, non ha 38 come la collega più sopra…in questa lista..;) …te ne offrano uno)? poi, soprattutto, COVID 19….com’è difatti la situazione…ha veramente senso sbarcare a BCN in questo momento o, come segretamente penso, è una stronzata tripla??? ti ringrazio in anticipo, Ciao
Ciao Stefano, per accedere al mondo del lavoro a Barcellona hai bisogno del NIE (il numero di identificazione per gli stranieri), dell’empadronamiento (la registrazione della tua residenza a Barcellona o nella città in cui ti stabilisci) e della Seguridad Social. Il primo passo è ottenere il NIE che al momento è forse il documento più lento da ottenere per via delle lunghe liste di attesa. Ma senza quello non puoi fare il resto. Al momento la situazione a Barcellona è abbastanza in stallo: i lavori “da sbarco” sono sicuramente in crisi, vista la mazzata al turismo arrivata quest’estate. Onestamente non voglio dare false illusioni, trasferirsi qui senza nulla in mano può essere un po’ rischioso, ora come ora. Anche le scuole di lingue mi risultano siano chiuse ora: forse è meglio aspettare dopo settembre per capire come si evolverà la situazione. In bocca al lupo!
Buon pomeriggio Alice,
Ho letto il tuo articolo e mi è piaciuto molto. Essendo passato un po’ di tempo da quando lo hai scritto vorrei sapere ora come ora com’è la situazione lavorativa in Spagna, non soltanto a Barcellona. Ho 28 anni, due lauree, una in mediazione linguistica e l’altra in traduzione specialistica, per cui prima di fare “il grande salto” mi chiedevo com’è la situazione nel settore. Parlo italiano, spagnolo, inglese e il francese, quest’ultimo ad un livello molto elementare.
Ti faccio tutte queste domande per sapere cosa aspettarmi casomai decidessi di viverci in un momento storico così delicato come questo.
Ho già esperienza lavorativa in ambito customer care, cercherei in un’azienda internazionale sempre in quel settore, oppure anche come guida turistica.
Grazie in anticipo e scusa il papiro!
Stella