Lo scrivo dal mio divano a Barcellona, una delle città estive per antonomasia, e non me ne vergogno: l’estate a Genova è tutta un’altra cosa.
Niente da ridire sulla bellezza della mia città adottiva catalana: ma dopo aver vissuto un anno e mezzo a Genova non posso che provare una fitta di nostalgia quando ripenso al profumo d’estate nel capoluogo ligure.
Sarà che il mio animo mediterraneo non riesce a star zitto, nemmeno se lo annego nel vermut freddo e in tonnellate di patatas bravas.
Sarà che sono cresciuta su un’isola e il mito dell’estate lenta e poco metropolitana è duro a morire.
Ma scoprire a Genova il connubio estivo perfetto fra città, paesaggi da togliere il fiato e attività all’aperto, per me è stata una sorpresa dolcissima.
5 cose belle da fare a Genova d’estate senza usare la macchina
Io e il Guerriero abbiamo vissuto a Genova senza avere un’auto di nostra proprietà.
E meno male, perché trovare parcheggio fra le vie della Superba può essere un’esperienza che brucia qualsiasi entusiasmo (oltre ad esporvi al rischio di multe).
Per me il modo migliore di vivere Genova è camminando a piedi oppure spostandomi in treno.
La ferrovia la percorre longitudinalmente, attraversando tutti i 30 km della sua fascia costiera, da Voltri a ponente fino a Nervi a levante.
30 km di lunghezza e 243 km² di estensione durante i quali la città cambia, assume volti nuovi, si butta sul mare e poi si inerpica sulle colline, profuma di fiori al balcone e di cargo merci del porto.
Una meraviglia di quartieri che come paesini a sé stanti si susseguono dentro la stessa città.
Presa dalla nostalgia, questa è la lista di cose belle bellissime che secondo me vale la pena fare a Genova d’estate quando non si ha voglia di sbattersi in autostrada o nei treni strapieni per raggiungere le spiagge della costa ligure:
1. Andare a leggere un libro sull’Isola delle Chiatte al Porto Antico
L’Isola delle Chiatte di Genova è il nome esotico di un progetto di Renzo Piano, inaugurato in occasione del famigerato G8 del 2001. Si tratta di un isolotto artificiale costituito da vecchie chiatte usate in passato nel Porto di Genova e ricoperte da una struttura di legno.
Ci si arriva attraversando il Molo dell’Acquario, via Fabrizio De Andrè, e costeggiando le barche ancorate nel Porto Antico (e il delfinario dell’Acquario—a seconda dell’ora in cui ci passate potete vedere aggratis uno dei tristissimi spettacoli giornalieri che organizzano con i delfini).
Appena mettete i piedi sull’Isola delle Chiatte l’equilibrio cambia un po’, il pavimento sotto di voi trema leggermente, come sul ponte di una barchetta.
Quello che mi piaceva di più dell’isolotto era il suo scricchiolare di legno di ponte, il dondolio soave e il paesaggio sul porto.
Mi sedevo su una panchina a leggere un libro e aspettavo il tramonto, magico.
2. Prendere il fresco dalla terrazza del Castello de Albertis
Il Castello de Albertis è un palazzo in stile neo-gotico costruito alla fine dell’Ottocento, dimora di Enrico Alberto de Albertis.
Questo capitano di ricca famiglia era un grande esploratore e navigatore, e passò gran parte dei suoi anni a esplorare il mondo, includendo zone molto recondite del globo come le foreste di El Salvador.
La curiosità di questo signore è che lui non inviava cartoline dai suoi viaggi. No, lui si portava dietro cimeli incredibili, che poi sistemava nel suo castello.
Accumulò così tanti souvenir durante i suoi viaggi mediterranei, atlantici e orientali, che quasi ogni stanza del Castello è decorata a tema, tipo la bellissima Sala Turca. E infatti dal 1932, dopo la sua morte, il Castello è sede del Museo delle Culture del Mondo di Genova.
Anche se non vi interessassero i souvenir del capitano, venire fin qui è un’esperienza perché la vista sulla città è incredibilmente bella, nella terrazza all’aperto soffia il venticello e si può bere qualcosa al bar.
D’estate si organizzano delle serate con visita guidata, aperitivi a tema o cocktail sotto le stelle.
Più informazioni qui.
3. Deliziarsi con una granita in Spianata Castelletto
Si può dire di essere venuti a Genova se non si è saliti fino a Castelletto?
Non lo so, ma per me è una tappa irrinunciabile. È il Belvedere della città per antonomasia.
Ci si arriva da piazza Portello con un ascensore storico, a cui si accede percorrendo un bellissimo corridoio piastrellato con azulejos. Quando si arriva in cima, la stazione a monte è in stile liberty e costituita da vetrate con vista piena sulla città, da Levante a Ponente.
A me piaceva arrivarci anche a piedi, scarpinando leggermente su per la Salita di San Francesco.
La Spianata di Castelletto è il posto in cui la gente viene a prendere il fresco, gli innamorati a sbaciucchiarsi, i bambini a giocare e io a scattare foto da ogni angolazione possibile.
Da maggio a giugno qui (come in molti altri parchi e via della città) fioriscono i glicini e, anche se nel corso dell’estate si fanno più radi, io associo Castelletto al colore violetto dei suoi fiori.
Il momento più bello per affacciarsi dalle sue terrazze è il tramonto, quando tutti i tetti della città si tingono di rosa.
Se poi vi va qualcosa di fresco, dietro la spianata ci sono enoteche, gelaterie e un fantastico localino di granite e altre specialità siciliane (Bar Gelateria Don Paolo).
4. Le gelaterie nei dintorni di Piazza delle Erbe
Ancora non ho capito per quale congiuntura astrale, ma i gelati più buoni della mia vita li ho mangiati a Genova. Non è per niente difficile trovare una gelateria che produce gelati deliziosi. E la cosa curiosa è che solo nei dintorni di Piazza delle Erbe ce ne sono quattro che fanno gelati talmente buoni da mandarmi in confusione. Quindi quando abitavo qui, a due passi dalle Erbe, andavo a rotazione, molto semplice:
- La Cremeria dell’Erbe, perché non ho ancora trovato un gelato al pistacchio buono quanto quello che fanno loro. Divino. Ma anche il resto delle loro creme (sono specializzati in gelati cremosi) sono da provare;
- La Gelateria Viganotti, per il loro gelato al blu di capra con pinoli o i loro cioccolati. La Fabbrica Viganotti è una cioccolateria storica di Genova, direi che qui scegliendo le varianti di gelato al cioccolato non potete sbagliare;
- La Gelateria Capriccio, per i loro gusti originali che variano in base alle stagioni: ne ricordo uno molto delicato all’acqua di rose, un altro alla panera (il semifreddo al caffè tipico di Genova) o la Crema del Santo con vinsanto e cantucci;
- U Gelatu du Caruggiu, perché era proprio sotto casa mia, nell’amata via San Bernardo, e il proprietario gentilissimo mi faceva assaggiare sempre tutti i gusti per vincere la mia indecisione: il mio preferito alla fine rimaneva sempre quello allo zenzero.
5. Le cene all’aperto nel quartiere del Carmine
Durante una passeggiata notturna nel quartiere del Carmine ho scoperto questo micro-cosmo che profuma di glicine, la piazza delle Giuggiole, dove sembra ci sia l’unico albero di giuggiole rimasto in città.
Una volta alla settimana, in estate, gli abitanti dei dintorni della piazza apparecchiano un tavolone e mangiano insieme all’aperto. Una scena bucolica, che mi proietta direttamente nelle estati di casa in Sardegna, quando si cena tutti insieme all’aperto in terrazza. Qui il senso di comunità è anche più forte, e i vicini rispettano questo rito da anni.
I vicini, specifico. Non vorrei azzardare, ma se passate di qua durante una delle cene non pensate di essere invitati a sedervi 😀
Potete però godere della scena e continuare la passeggiata, addentrandovi per le salite color terracotta del quartiere del Carmine. Scoprirete angoli preziosi che mi fanno sempre domandare come fa Genova a essere così poco turistica pur essendo così bella?
(La risposta che danno i genovesi sembra essere questa: Benvenuti a Genova, la città che odia i turisti)
Al Carmine vale la pena passarci anche solo per leggere i nomi delle sua strade: la mia preferita, a pochi passi dalla piazza delle Giuggiole, è Vico Cioccolatte.
E poi per ammirare il murale dedicato a Don Gallo, che qui iniziò le sue peregrinazioni come prete di strada e da cui fu allontanato negli anni ’70, per il suo modo di pensare troppo rivoluzionario per i criteri della Curia Genovese.
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Lo so, lo so, che questa lista potrebbe essere molto più lunga. E infatti all’inizio avevo scritto un papiro includendo altri posti meravigliosi, destinazioni ideali per le giornate d’estate genovesi.
Ma questo post sarebbe stato troppo lungo, per cui ho deciso di tagliarlo e lasciare per un’altra occasione i miei ricordi su posti imperdibili di Genova che difficilmente si raggiungono a piedi (a meno che non abbiate una gran forza d’animo e molte energie).
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Altre bellezze di Genova, per tutte le stagioni:
Post ubriachello su un posto che amo: il Bar degli Asinelli a Genova
Che meraviglia, mi hai fatto venire voglia di visitarla!
Se passi in zona, è una visita d’obbligo 🙂