Da quando la mia vita è cambiata quasi 3 anni fa, c’è una cosa che è andata migliorando con il tempo (ce ne sono molte, in realtà, ma la maggior parte non sono visibili agli occhi) ed è l’attenzione che ho dedicato a me stessa. Il prendermi cura di me.
Pensi solo a te stessa
Sei molto egoista
Non riuscirai ad amare mai più
Non mi aspettavo questo da te
Ti ritroverai vecchia e sola
È una piccola lista di frasi che una donna alle prese con una scelta difficile può sentirsi dire, a volta anche dalle persone più care, che spesso senza accorgersene sono in grado di ferire di più. Però ecco, diciamo che non è esattamente facile fare a botte con i propri fantasmi personali e reggere pure il peso del giudizio altrui.
In ogni caso, una volta che la sabbia si è posata e le lacrime si sono asciugate, quando finalmente mi sono alzata con energia dal divano e smesso di pensare a dialoghi alternativi e momenti topici che non sarebbero mai arrivati, ho iniziato a lavorare per me.
Prima dei trent’anni ho fatto tante cose, studiato come una matta, viaggiato, imparato tre lingue, cambiato tre lavori e tredici case, una corsa perpetua verso il raggiungimento di un obiettivo che non era ben identificato e che poi si è rivelato essere quello sbagliato. Ho preso male la mira, insomma. E sono arrivata stremata. Come se avessi dedicato troppo tempo a crescere, a mettere da parte, a fare la formica.
Dopo i trent’anni e molti fanculo, mi sono presa il mio tempo da cicala. Non è stata naturalmente la stessa cosa: per quanto lo si voglia, essere cicala a trent’anni non sarà mai come esserlo a venti. Però è stato e continua a essere molto divertente. Perché la parte bella è che prendersi cura di se stessi va bene sempre, a qualsiasi età.
Ho smesso di dire “un giorno vorrei fare…” e ho iniziato a farlo con una data precisa
Ho lasciato da parte le scuse e iniziato a fare cose da sola, riempire uno zaino e andare via per un fine settimana o un mese, che sia un viaggio di 2 ore o un volo intercontinentale di 12
Ho dimostrato a me stessa che non è vero che non riuscirò più ad amare, sono capace di farlo ancora, e bene, ma con una consapevolezza nuova e gratificante
Ho capito che se essere egoista vuol dire stare bene con se stessi prima che con gli altri, allora sì, mi trovate sulla strada felice dell’egoismo.
E in più le piccole cose, quelle per cui prima c’era poco tempo e rimanevano nella sfera del potrei.
Un nuovo corso mattutino a cui interessarmi, un magazine online per cui scrivere, un centro di chiropratica in cui farmi aggiustare la schiena, un girovagare per librerie ed esposizioni, un abbonamento al cinema, un vermouth la sera, una borsa cucita con le mie mani, una macchina fotografica che non va in automatico, l’incontro settimanale del giovedì, aprire la finestra la mattina e respirare il mare, il mate a colazione. Piccole, importanti cose, che mi fanno stare bene.
Quando qualcuno qui dall’altre parte del Mediterraneo ti saluta, insieme all’arrivederci ti dice anche cuidate. L’ho preso alla lettera, mi prendo cura di me. E si vede.
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Se anche tu ti sei sentita rivolgere più volte delle frasi giudicanti, magari leggi anche questo post:
Io ti giudico: le migliori frasi [esperienze femministe e matrimoni falliti]
“smesso di pensare a dialoghi alternativi e momenti topici che non sarebbero mai arrivati”: si smette? meno male…io sono ancora molto lontana però…
si, diciamo che si smette di farlo in maniera compulsicva, ora lo faccio solo nei sogni la notte
Sì, cuidarsi è l’unico modo per poter cuidare qualcun altro.
Lo impariamo tardi, mi sa 🙂
sei bravissima. come sai anche io ho avuto la fase “sei stata solo egoista” e mi son fatta l’idea che se c’è una cosa che nessuno ti perdona è il volerti bene. Take care 🙂
Effettivamente non ce lo insegnano molto, questo concetto del vogliti bene. Almeno, per me, è sempre stato più qualcosa da dare agli altri, non tanto a se stessi.
Mi piace tanto, e trovo tutto tanto vero. Io trent’anni ancora non li ho, ma spero tanto che per quel tempo avrò imparato ad amarmi anch’io. Intanto ci lavoro su.
Mi sembra un ottimo proposito 🙂
🙂 🙂
[…] per tornare alle frasi che ho riportato nell’ultimo post, aggiungo anche queste, che mi sono state dette all’inizio della mia nuova vita […]
Bel post. Curioso di conoscere la tua avventura, cara giuliacalli… passare dalle parti del mio blog e farti intervistare per la mia rubrica Si viene e si va?
leggo il tuo blog e mi piacciono le storie che racconti… mi farei intervistare volentieri ma come avrai letto Giulia Calli è uno pseudonimo e per il lavoro che faccio ho bisogno di mantenere un certo grado di anonimato, come si potrebbe fare?
si potrebbe fare che tu ti chiami Giulia Calli e spiegheremo tutto nel raccontare la tua storia. Ti scrivo nella sezione Domande, così ti do il mio indirizzo mail. E intervista sia!
[…] la fonte del mio malumore accusandolo di non essere quello che pensavo. Da quando ho deciso di avere cura di me, cerco di farmi più spazio e non farmi sopraffare dalle conseguenze delle azioni altrui. Non so […]